La forza delle donne si rivela in tutta la sua potenza nei momenti ardui, ed è proprio grazie alla condivisione ed alla collaborazione tra donne che si possono produrre grandi cose.
L’inverno trascorso ha segnato tempi difficili per il teatro e per l’arte in generale ma nonostante questo la speranza di ritornare in scena non si è mai assopita e per questo, non appena si è presentata l’occasione grazie al bando “Vite in comune, Vento d’estate 2021” pubblicato dal Comune di Martina Franca, Assessorato al Turismo e alle Attività culturali, l’Associazione ATC “Teatro? Sì, grazie!” ne ha approfittato per proporre una messa in scena unicamente al femminile, ideata e successivamente realizzata da donne, ma soprattutto da amiche accomunate da una forte passione e dal profondo desiderio di rimettersi in gioco.
La pièce teatrale “Stregate dalla luna”, scritta e adattata da Mariangela Drammissino e diretta da Laura Sammataro, ha per protagoniste 8 donne, diverse tra loro, ognuna con una storia differente da raccontare ma allo stesso tempo unite dallo stesso fil rouge: sono strettamente connesse alla luna, compagna e sorella nelle notti che offrono il dono di poterla ammirare. Non sono lunatiche, sono “della luna” per riprendere le parole del monologo che la luna stessa racconta in prima persona.
Le 8 appassionate interpreti, colleghe ed amiche nella vita, che da tempo seguono i percorsi laboratoriali di “Teatro? Sì, grazie!”, calcando più volte le scene insieme, vedranno le luci del palcoscenico lunedì 30 agosto ore 21:00, all’Ateneo Bruni ubicato a Martina Franca, all’interno della rassegna teatrale martinese “Vite in Comune, Vento d’estate 2021”.
La performance è uno spunto per riflettere sui pregi e i difetti delle donne, il pubblico femminile infatti avrà modo di ritrovarsi nelle vicende e nelle storie raccontate dalle protagoniste; ma allo stesso tempo è un bagaglio di stimoli di riflessione sulla società degli uomini. Raccontando in maniera divertente e divertita le contraddizioni delle donne, esaltandone lo splendore e la loro peculiare fragilità, è impossibile non farsi coinvolgere da un omaggio all’universo femminile, affascinante e disarmante allo stesso tempo.
Otto monologhi intervallati da intermezzi musicali a cura del soprano Grazia D’Aversa (questa volta anche in veste di attrice) e del Maestro Michele Mancone vi trascineranno in un’atmosfera sospesa, in cui ogni storia si intreccia all’altra per esaltare al massimo i legami delle donne in scena e di conseguenza il legame con le donne del pubblico.
Tra le importanti collaborazioni che lo spettacolo ha messo in luce si segnala il contributo dell’Atelier di moda Rossorame, di Daniele Del Genio e Bruno Simeone, sito in via Lorenzo d’Arcangelo, 3/O a Martina Franca.
Gli abiti indossati dalle protagoniste saranno tutti a marchio Rossorame per esaltarne complessità, femminilità e mistero.
Infotel: 3397855035 (preferibile messaggio WhatsApp).
Spettacolo: ore 21:00. Ingresso Atrio a partire dalle 20:00. Costo del biglietto: 10 euro.
Note: spettacolo teatrale regolamentato dalle norme del D.L. 23/07/21 in vigore dal 6 agosto 2021.
🎭 Personaggi in ordine di apparizione
Luna Laura Sammataro
Sposa Alessandra Miola
Genoveffa Grazia D’Aversa
Mademoiselle Nynpho Doriana Fasano
Casalinga Valentina Brolli
Prostituta Marianna Mariano
Lilith Livia Mariella
Cinica Mariangela Drammissino
L’Associazione Teatro? Sì, grazie! ha sede a Martina e si occupa della formazione teatrale di amatori e appassionati; Laura Sammataro, che si occupa dell’insegnamento della recitazione base, è un counselor artistico/vocazionale ed è un’esperta di comunicazione e di PNL terapeutica, Giovanni Di Lonardo è un attore tarantino il cui percorso artistico, eterogeneo e variegato, tocca i grandi classici, la drammaturgia contemporanea e il teatro danza. Insieme hanno fondato l’associazione TSG per perpetrare l’educazione teatrale il più possibile, produrre spettacoli di vario genere e allacciare legami artistici con attori, registi, danzatori, scrittori, perché solo attraverso l’unione si può salvare il grande tesoro che ci è stato lasciato: l’eredità teatrale e artistica del nostro Paese.